Nelle abitazioni non sempre la qualità dell’aria è migliore di quella che si respira all’esterno.
Succede sopratutto nei recenti edifici perfettamente coibentati, il cui isolamento termico finisce per impedire un’ottimale circolazione dell’aria. La soluzione consiste nel creare un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC).
Come funziona la ventilazione meccanica controllata (VMC)?
La VMC è un impianto che permette di avere sempre il ricambio di aria pulita in casa recuperando il calore dell’aria che si espelle.
L’aria aspirata dagli ambienti attraverso gli appositi canali installati all’interno delle murature o a soffitto passa dentro la macchina di VMC.
Passando nella VMC, l’aria viziata, calda e umida cede calore (senza mescolarsi) all’aria fredda e secca che entra da fuori, viene così recuperato parte del calore contenuto nell’aria espulsa, ripulendo nello stesso tempo l’aria degli ambienti della casa dagli agenti inquinanti e dall’eccesso di umidità presente. L’impianto è dotato di appositi filtri in modo da purificare l’aria in ingresso.
Una VMC centralizzata con recupero di calore a basso consumo per una casa può costare diverse migliaia di euro.
Quindi non sempre c’è la possibilità di affrontare economicamente un intervento di questo tipo, però si può comunque pensare di installare uno o più recuperatori di calore monostanza.
Come funziona il recuperatore di calore monostanza (RCM)?
Il RCM è un sistema decentralizzato di ventilazione, con recupero di calore, che può essere installato a parete sui muri perimetrali dell’abitazione.
Il recuperatore di calore monostanza generalmente a 3 modalità di ventilazione: con recupero di calore, con sola estrazione dell’aria oppure con la sola immissione dell’aria.
Non occorre particolari accorgimenti installativi o configurazioni successive.
Il carburante preferito di Emanuele è il caffè, quindi se questo post e se Appunti di un termoidraulico ti è stato utile in qualche modo, apprezzo un rabbocco !!