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Impianto idrosanitario

Come stasare lo scarico otturato

sturare scarico
Le cause di uno scarico ostruito possono essere numerose:
l’intasamento del lavandino, del bidet, della doccia o della vasca da bagno sono nei casi più comuni provocati dall’accumulo di residui organici come capelli, unghie o il tappino del dentifricio o altri piccoli oggetti caduti all’interno del sifone di scarico. L’intasamento del lavello di cucina invece è generalmente causato da olii grassi e residui di cibo versati nello scarico o dal detergente della lavastoviglie.
In tutti i casi il crearsi di questi depositi all’interno delle tubature rallenta il flusso d’acqua nello scarico finchè addirittura, quando diventa molto grande, ad ostruirlo completamente.
Uno dei metodi più comuni e conosciuti è l’utilizzo della ventosa: riempire parzialmente con acqua il lavandino o il sanitario ostruito e muovere sù e giù rapidamente la ventosa diverse volte. Ripetere tre o quattro volte l’operazione finchè l’acqua non defluisce regolarmente.
Un accorgimento che molti non conoscono nell’utilizzo della ventosa è la chiusura dei fori superflui per imprimere una maggior azione alla pressione della ventosa stessa.
Ad esempio se è intasato il lavello di cucina a doppia vasca è opportuno chiudere con il tappo o con uno strofinaccio lo scarico di una vasca mentre si adopera la ventosa nell’altra vasca.
Anche nel caso di un lavandino o di un bidet è necessario chiudere il foro di troppo pieno con un asciugamano prima di azionare energicamente la ventosa.
Se la ventosa non risolve il problema, consiglio di passare allo smontaggio del sifone e verificare che sia libero da ostruzioni.
Se lo scarico continua ad essere ostruito non rimane che adoperare una sonda per uso idraulico.
Inserire la sonda nel tubo che esce dal muro dove era agganciato lo scarico, spingendola con forza ruotare in senso orario per tutta la lunghezza.
Questa operazione permette di sturare la tubazioni di scarico anche per diversi metri.
Se lo scarico continua ad essere otturato è buona norma chiamare l’idraulico, che interverrà, quasi sicuramente con la pompa ad aria compressa.
Fonte: Pianeta Donna

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Di Emanuele Gori

Una vita passata tra impianti di condizionamento e riscaldamento.
Appassionato di tecnologia e chiacchere.
Non tutti gli articoli sono frutto di esperienze personali.
Proprietario e Autore verificato

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