Se avete installato una caldaia a condensazione probabilmente avrete notato che dal camino di scarico esce un fumo bianco.
Il fumo bianco prodotto dalla caldaia a condensazione a metano non è altro che fumo di combustione costituito in parte da vapore acqueo. Finché la temperatura di questi fumi rimane al di sopra di circa 56 °C il vapore acqueo non condensa. Se in qualche punto del loro percorso, dal bruciatore allo scarico dal camino, la temperatura dei fumi scende sotto i 56 °C, una parte di questo vapore acqueo condensa.
Ciò accade per esempio:
- se l’acqua che ritorna in caldaia è fredda (inferiore a 56 °C);
- se le pareti del camino hanno temperatura inferiore al punto di rugiada
- se i fumi, usciti dal camino, impattano contro una superficie fredda prima di disperdersi nell’ambiente;
- se i fumi evacuano in aria molto fredda e umida (inverno). Classico fumo bianco che esce dal camino della caldaia a condensazione.
Fino ad alcuni anni fà, il raffreddamento dei fumi fin sotto il punto di rugiada (circa 56 ° C per i fumi di una caldaia a condensazione a metano con eccesso d’aria 3%) era considerato un limite tecnico non raggiungibile e tantomeno superabile, sia per la caldaia (tradizionale) sia per il camino, in quanto la formazione di condensa avrebbe provocato la corrosione e distruzione di entrambi. Ecco che, il classico pennacchio bianco che vediamo sempre più frequentemente uscire dai camini, con le caldaie tradizionali non accade perché i fumi di scarico hanno una temperatura molto elevata.
Fonte: Socal Laurent; Grassi Benedetta. Compendio di idraulica per tecnici del riscaldamento con elementi di ventilazione: 2 – Acquista in Formato Kindle
Il carburante preferito di Emanuele è il caffè, quindi se questo post e se Appunti di un termoidraulico ti è stato utile in qualche modo, apprezzo un rabbocco !!